ASCOLTANDO IL CORPO

Melanie Wilsher (Yoga and Health Magazine 2005)

Al mio ultimo ritiro yoga, ho invitato Rossella a condurre una classe, introducendo tre principi fondamentali, “tre amici in uno”: il respiro, la gravità e il ritmo di estensione della colonna vertebrale. Non dobbiamo fare niente solo lasciarsi portare dai ritmi naturali del nostro corpo. Rossella ha iniziato la pratica aprendo gli spazi corporei al soffio, concentrandosi sull’espirazione. Con ogni espirazione, ci si lascia andare, mentre ti permetta al corpo di essere sostenuto dal terreno. Senti il movimento del respiro, il tuo nucleo vitale, la colonna vertebrale, mentre la parte posteriore della vita si allunga. Sentire la pulsazione interna, il ritmo, aprire la gabbia toracica, rilassare il diaframma e seguire il respiro mentre si muove lungo la spina dorsale nel torace e nel bacino fino al coccige, poi inspirare, è come ricevere un dono che ti consente di aprirti e di espanderti. Con Brahmari Pranayama (il ronzio del calabrone), i partner hanno ascoltato il suono ronzante mentre vibrava lungo la spina dorsale come se la pulisse. Sempre questo ascolto interno del respiro. La colonna vertebrale si allunga ritmicamente con la forza di rimbalzo della gravità dalla terra alla parte superiore della testa. In Tadasana (la montagna) come in tutte le posture, si impara a “disfare” dice Rossella. Seguite il respiro e poi connettetevi con il centro di gravità, al livello in cui la colonna vertebrale si muove in due direzioni opposte – radici che crescono nella terra, mentre allo stesso tempo cresciamo verso il cielo, come un albero. Riposare e ancorare la coda e il sacro in modo che la colonna vertebrale si allunghi leggermente verso l’alto. Abbiamo spesso sbadigliato e sospirato con sollievo, mentre le spalle e il corpo superiore si rilassavano e la tensione scompariva, ci siamo resi conto che c’è sempre più da lasciar andare. Una volta che hai permesso alla gravità di riposare il tuo corpo, la colonna vertebrale può risvegliarsi e crescere con ogni respiro. L’onda come movimento del respiro incontra l’onda come movimento di estensione lungo la colonna vertebrale. L’atteggiamento è attento, interessato e gioioso. L’attenzione è sempre sulla totalità del movimento. In Urhva Dhanurasana (ruota) siamo invitati ad avere un tempo infinito, aspettando il momento in cui si percepisce un impulso naturale a liberarsi nella postura, sentendo che i piedi e le mani sono connessi in profondità alla terra. Tutte le posture si dispiegano nello stesso semplice modo naturale. Lo yoga diventa tuo quando ti affascina, quando è creativo e giocoso, lavorando dall’interno verso l’esterno, esplorando nuovi modi per iniziare nuovamente, imparando dalla propria pratica in modo da diventare il tuo migliore insegnante. C’è una magia che succede nello Yoga e nella vita quando “si va con” l’anziché “contro”.
Lasci andare lo sforzo “divenire”. Semplicemente sei.